VENERDI' SANTO - La Via Crucis

A Barile, ("Barilli" in arbëreshë), comune di circa 3.000 abitanti della provincia di Potenza, per il Venerdì Santo è tradizione che si ripetano i Misteri della Passione.
Le origini di questa ricostruzione storica risalgono alla metà del 1600, momento in cui il clero stava cercando di adattare le usanze locali ai dettami della religione cattolica.
Attualmente è organizzata dal Comitato della Sacra Rappresentazione Via Crucis di Barile, composto da oltre 30 volontari.
Numerosi sono i personaggi in costume che compongono il corteo, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie).
Il personaggio più insolito è la Zingara, la più bella ragazza del paese, abito scintillante e ricoperta dei gioielli della gente piu' facoltosa di Barile.
È un chiaro richiamo alle origini albanesi dei paese.
La natura del corteo mostra un'evidente commistione di elementi sacri e profani, poiché i personaggi storici si mescolano a figure più tipicamente popolari dal forte contenuto simbolico.
Nella straordinaria rievocazione della passione di Cristo, motivo di grande significato è l'oro che copre i simboli e riveste i personaggi della sacra rappresentazione.
Sembra che si vogliano rappresentare statue piuttosto che figure in carne e ossa, o meglio le raffigurazioni ieratiche e quasi inespressive oltre che coperte di oro, proprie dell'arte bizantina.
È l'oro, infatti, il motivo ricorrente della manifestazione: l'oro che copre le croci e gli abiti bianchi delle "tre Marie", bimbe che simboleggiano purezza e innocenza, le braccia impastate della Veronica, impreziosisce le dita dei sacerdoti del Sinedrio; l'oro - infine- che intesse il vestito dell'Addolorata, identico a quello della statua che troneggia in ogni chiesa del Sud.
Ma, soprattutto, "veste" la zingara, personaggio singolare che, secondo la tradizione popolare, ha acquistato i chiodi per la crocifissione.

Il corteo si chiude con la presenza delle statue del Cristo Morto e dell'Addolorata, preceduti dal Sacerdote che invita i fedeli alla preghiera ed alla meditazione dei misteri.
Antonio Paternoster, uno dei promotori del comitato Via Crucis di Barile, ha scritto nel suo libro "Radici, tradizione e fede del Venerdì Santo a Barile": “il popolo di Barile, attraverso questa Sacra Rappresentazione, vuole testimoniare il suo legame alle sue più sane tradizioni culturali e di fede. È una giornata in cui il paese rivive la sua vicenda umana con orgoglio e passione. Processioni, sacre rappresentazioni, liturgie popolari: è la storia di una delle devozioni che, specie nel sud Italia, trova linfa per crescere incarnando l'anima profonda della sua gente.
A Barile, ogni abitante, in cuor suo, fin dalla ricorrenza della festività in onore di San Giuseppe, incomincia a rivivere l’impegno interiore per la manifestazione. Tutti, direttamente o indirettamente, sono coinvolti, basti pensare che la manifestazione conta 25 gruppi di personaggi ed interessa ben 116 persone.
Adulti, giovani, giovanissimi, ragazze, giovanette e bambini conoscono, ormai, bene il loro ruolo. I contenuti simbolici della rappresentazione vanno ricercati sia nella direzione spiccatamente religiosa, sia in quella particolarmente paganeggiante, nella presenza di personaggi realmente cristiani al tempo della condanna di Cristo; in quelli creati dalla fantasia popolare; nei personaggi che soffrono ed in quelli che godono nella loro alterigia; nella serietà con cui i giovani interpretano i vari ruoli;nella fastosità e contemporanea semplicità dei costumi.
Il dramma di Cristo si rivive, per 4 ore, per le strade scoscese del paese, in tutti i suoi risvolti emotivi, sentimentali, di devozione, di curiosità. Il sincretismo religioso assume toni culturali veri e propri, originali e per nulla mutati nel tempo. Fede, tradizione e storia, in quest’angolo di Basilicata, si tengono per mano e costituiscono il tessuto connettivo di questo popolo che custodisce gelosamente la sua civiltà”
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Sacra Rappresentazione Via Crucis con personaggi Viventi – BARILE

ORDINE DI SUCCESSIONE:
1) TRE CENTURIONI A CAVALLO: Uno dei tre è munito di corno e chiama a raduno il popolo.
2) SIMBOLO DELLE TRE MARIE: Maria di Magdala, Maria di Cleofe, Maria di Salomè.
3) STENDARDO: E’ un vessillo che precede le 33 ragazze simboleggianti i 33 anni di Gesù Cristo e ciascuna di esse sostiene un vassoio, contenente un oggetto della Passione (martello spugna , chiodi , tenaglia , 33 denari , gallo che cantò , la corona di spine ecc.).
4) ANNA CON QUATTRO SACERDOTI DEL SINEDRIO: Sono i Dottori della Legge Ebraica che per tema di essere destituiti dal loro potere, iniziarono la lotta al Cristo.
5) CRISTO CON LA COLONNA E I SOLDATI ROMANI: Figura simbolica, che ricorda il momento in cui Gesù fu legato ad una colonna e fustigato. La tradizione vuole che sia coperto e da tutti sconosciuto. E un personaggio che fa voto e per la posizione che assume si sottopone a grandi sofferenze.
6) MARTA.
7) ZINGARA: La leggenda vuole, secondo la tradizione paesana, sia quella che fornì i chiodi, rudemente forgiati, con i quali avvenne la crocifissione.
8) MADRE DI GIOVANNI APOSTOLO: Pia donna che accompagnò l'Addolorata lungo la strada che conduceva al Calvario.
9) MALCO: Legato da funi con le quale si batte e con scarpe grosse, calzate a rovescio come cilicio; è l'uomo, che avendo schiaffeggiato Gesù, sarà condannato a non trovare pace in eterno. Infatti la rappresentazione lo mostra senza posto fisso.
10) CAIFA CON I SACERDOTI DEL SINEDRIO.
11) CRISTO CON LA CANNA – REX IUDEORUM - ECCE HOMO: Figura simbolica, che ricorda il momento in cui a Gesù è stata data la canna come scettro. La tradizione vuole che vada coperto e sia a tutti sconosciuto. Anche questo è un personaggio che fa voto e si sottopone a grande sofferenza.
12) TAMBURO.
13) SAMARITANA: La donna che ha offerto dell'acqua a Gesù.
14) MORO: Lo vuole nella rappresentazione la tradizione. Non ha una identità precisa, forse vuole essere un personaggio di contrasto e quindi pagano.
15) VERONICA: La donna che ha asciugato il volto sporco di sangue a Gesù, porta con sè il panno, sul quale è rimasta impresa l'immagine del Cristo.
16) PILATO CON I PRETORIANI E I PICCOLI LIBERTI.
17) ANGIOLETTO CON CALICE.
18) CRISTO CON LA CROCE E I SOLDATI ROMANI: Cade tre volte lungo il percorso si sottopone a grandi sofferenze
19) CIRENEO: Colui che ha aiutato Gesù a trasportare il pesante legno.
20) TRE RAGAZZE CHE PORTANO: La Corona, il Cristo Morto, la Spada.
21) MARIA ADDOLORATA: Madre di Gesù.
22) PORTATRICI DELLA SACRA SINDONE: Tre ragazze portano il lenzuolo nel quale fu avvolto Gesù appena deposto dalla croce.
23) LE PIE DONNE.
24) SANTI PIETRO E GIOVANNI: Preceduti da due Angeli e Giuseppe D'Arimatea.
25) MARIA MADDALENA.


ITINERARIO

La Via Crucis parte da Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, di fronte al Palazzo Comunale alle ore 14.30 circa, con il processo a Gesù ad opera di Pilato. La processione prende quindi inizio dalla Chiesa Matrice (Santa Maria delle Grazie) in Via Roma, e prosegue per le vie del centro storico. La prima caduta avviene in via Generale Diaz all'incrocio con Via Maina. Proseguendo per il Rione S. Nicola, fa una sosta presso la Chiesa di S. Nicola per poi ripartire salendo Via Verdi, alla volta della Chiesa dei SS. Attanasio e Rocco. In Largo Steccato si svolge l'incontro con la Madonna e di lì, su Corso Alcide De Gasperi, avviene la seconda caduta. La terza caduta infine avviene al Convento, quando la processione, volgendo al termine, scende verso Largo Stazione su Corso Alcide De Gasperi e Corso Vittorio Emanuele per ritornare alla Chiesa Madre.
 

ARCHIVIO STORICO FOTOGRAFICO

Sacra Rappresentazione del Venerdí Santo
Barile (PZ). 16 aprile 1976


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal sito Enrico Scuro - Fotografie.
- Foto tratte dal sito http://www.basilicatanews.com.